lunedì 22 ottobre 2012

Louis Vuitton, come nasce il mito.

 
La fortuna di Monsier Louis Vuitton si deve senza dubbio allo sviluppo ferroviario e alle traversate transoceaniche! L'aristocrazia di mezza Europa inizia a chiedere valigeria elegante, pratica, impremabile e resistente.
Così nasce il baule Vuitton. E' facilmente trasportabile, dal coperchio piatto e con una struttura in pioppo sulla quale viene incollata, con un procedimento che la rende totalmente impermeabile, la "Toile Gray Trianon"  di una qualità superore.
I layetiers-emballeurs della capitale sono sempre più richiesti e Louis nel 1853 diventa il preferito dell’imperatrice Eugenia. Ecco la nascita del mito!











Le tele di rivestimento diventano prima gialle e rosse e poi con la direzione di suo figlio George nel 1888 l’azienda lancia un nuovo stampato dove appare l’iscrizione  “L.Vuitton, marque déposée”  che segna la nascita della Toile Damier. Solo qualche anno dopo, nel 1896 la tela Damier viene sostituita definitivamente (sarà rieditata nel 1993).
La nascita della Toile Monogram nasce su ispirazione degli emblemi tradizionali del Giappone, molto in voga all'epoca e affiancava simboli di fiori e quadrifogli alle iniziali del fondatore LV
La nuova tela ha grande riscontro, e la Maison inizia a produrre un genere di bagaglio completamente nuovo: le borse morbide. La prima è stata  la Steamer Bag,  ma sarà con la Keepall che i bagagli morbidi s’imporranno alla ribalta mondiale. Tra i vari bauli, valigeria e cappelliere non poteva mancare la sacca porta-champagne, nasce così la Noè.











Dai borsoni alle borse il passo fu breve, vedendo indossare una Keepal naque l'idea di una borsa altrettanto resistente ma di dimensioni più congrue: nasce il must have di tutte le donne, il bauletto Speedy.
Nel 1985 debutta la linea Cuir Epi, in pelle granulata e dai colori brillanti, seguita nel 1993 dalla linea maschile Taïga e dalla riedizione della storica tela Damier.
Recente infine il lancio della prima collezione prêt-à-porter: calzature, accessori, gioielleria con la  direzione artistica dello stilista americano Marc Jacobs che, attraverso collaborazioni con artisti famosi ed edizioni limitate, è riuscito a mantener viva la tradizione Louis Vuitton.












6 commenti:

  1. bello scritto bene :-)
    laura

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  2. spero che questo post lo legga anche Silvia, la venditrice della boutique di Padova che è sempre gentilissima, paziente e disponibile!
    Dedicato a te!
    Manuela

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  3. Un post davvero carino ed esaustivo. Vany

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  4. Adoro questi post di storia della moda.
    Sono curati, esplicativi, per nulla noiosi e soprattutto mi aiutano ad imparare cose che non so, non avendo fatto scuole o università o esami sulla storia della moda e del costume. Grazie mille.
    Buona domenica.
    Ti seguo!

    Un bacio, G
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    1. grazie Greta! a dire la verità nella vita quotidiana mi occupo di altro! Ma mi piace la moda e scoprire l'origine delle cose!!

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